Oggi anticipiamo la nostra consueta rubrica Archeo-Logo di un giorno per via della vacanze di Pasqua (anche noi siamo umani – quasi – ma di questo parleremo in seguito). Parliamo di un pezzo di storia della musica e dell’elettronica di consumo, familiare sicuramente ai non più giovincelli ma noto anche agli amanti di un certo vintage.
Ci è stato segnalato da Mary Casciaro e da Livio Amato che ringraziamo anticipatamente.
Si tratta del mangiadischi portatile per 45 giri della Europhon; un oggetto quasi mitologico sia per il nome, poiché come ricorda Fabio Fazio in Anima Tour:
“la puntina di cui questi apparecchi sono dotati esercita una pressione da aratro che smangia il vinile”,
sia perché è uno degli oggetti di culto degli anni ’70 (come le pile mezzatorcia utili per il funzionamento, ma che pesavano più dell’apparecchio stesso e dell’intera collezione di 45 giri che si poteva possedere).
La Europhon, nata al Milano nel 1949, ha prodotto radio a transistor tascabili, giradischi, impianti stereo e i prodotti “ibridi” come il radiorologio, il radiotelevisore e la radiolampada. L’azienda produsse anche l’unico cd player Made in Italy a livello consumer, purtroppo come molte delle nostre eccellenze non è riuscita a superare l’impietosa crisi dei primi anni ‘80. Oggi la filiale tedesca, unica sopravvissuta delle sue sedi, commercializza ricevitori satellitari.
Ma, bando alle nostalgie! Inviateci e segnalateci i loghi e gli oggetti di design che resistono al tempo. Sotto con l’archelogia grafica!
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